Vèss on lendenon
                              Essere un lendinaio

 

Detto di una persona dai capelli lunghi, sporchi e pieni di "lenden". Le lendini sono le uova dei pidocchi.
L'espressione ricorda un tale, sedicente professore di filosofia, che viveva nella Milano del primo Novecento, era un habitué del "Biffi" in Galleria  e portava una lunga e sporca chioma. I monelli di quella zona, quando lo vedevano apparire, gli cantavano:  

"Lendenon spiritual
falla tajà che te stee mal
falla taja trenta ghej
trenta ghej te impresti mì
falla tajà quella chioma lì"

(Lendenone spirituale, falla tagliare che stai male, falla tagliare trenta centimetri, trenta centesimi te li presto io,falla tagliare quella chioma lì).
Ma il giorno che il "professore" comparve senza la sua fluente chioma i monelli, disorientati e scontenti per l'inaspettato cambiamento, lo rincorsero gridando: « Falla cress, falla cress!» ( Lasciala ricrescere, lasciala ricrescere!) Eh, si ... li aveva privati di una delle poche occasioni di divertimento!

N.B.  Nel dialetto milanese dell'epoca- trenta ghèj - significava sia trenta centesimi che trenta centimetri.