Va a Bagg a sonà l'òrghen!

Vai a Baggio a suonare l'organo

Questa tipica espressione meneghina, che è usata per togliere di mezzo qualche millantatore o scocciatore e mandarlo a fare una cosa impossibile, nasce da un fatto veramente accaduto; ecco come e quando.

Baggio, oggi quartiere periferico di Milano, era un piccolo borgo sulla strada per Magenta. Fin dal 1070 esisteva una piccola chiesa parrocchiale. Intorno al 1865, visto che la chiesetta era ormai insufficiente a contenere l'accresciuta popolazione, fu deciso di ampliarla; furono cosi raccolti i soldi sia per le opere in muratura, ma soprattutto per dotarla di un organo che fosse il vanto dei generosi parrocchiani.

Purtroppo, verso la fine dei lavori, ci si accorse che tutti i soldi erano stati spesi ancora prima di aver acquistato l'organo. Poiché si stavano già organizzando i festeggiamenti per l'imminente inaugurazione,  per non deludere i donatori, si ricorse ad un trucco che è passato alla storia: si chiamò un pittore e gli si fece dipingere sulla parete di fondo, rimessa a nuovo, una serie di canne d'organo, cosi che l' organo dipinto sul muro fece bella mostra di sé, traendo in inganno non poche persone. Il trucco, come si può ben immaginare, suscitò scalpore, ma procurò allegria e invogliò la popolazione a tassarsi di nuovo per riuscire così a portare a termine quanto voluto da tutti.

Ecco perché il detto Va a bagg a sonà l'òrghen........qualche volta viene completato con.......pitturaa in sul mur.