sant Isèpp

                                                  San Giuseppe ( 19 marzo )

 

 

Giuseppe, è un nome molto antico e ricorrente nel milanese e nella Brianza, dove nel giorno Onomastico si festeggiavano i "legnamee" (falegnami) di cui era il protettore, essendo citato nei Vangeli con questa professione, oltre che per essere il Padre di Gesù.  Diffusissimo nelle famiglie data la  consuetudine di "ereditare" il nome dagli ascendenti,  si dovettero creare dei soprannomi, come Sep o Sepott (pronumciato Zep/Zepott), Peppin, Peppinett, Pepp,  e, al femminile, Peppa, Pinin, Peppina, Pina ecc..., non solo per distinguere un Giuseppe  dall'altro, ma anche in base alle caratteristiche individuali. Così un omone veniva chiamato Peppon, oppure, se di bassa statura Peppinett. A quei tempi, nelle campagne, i contadini indossavano gli abiti più chiari, riponendo quelli scuri che portavano da S. Caterina, ossia dal 25 novembre!

 I proverbi: "El dì de  san Giusepp, se mòlla i calzètt"  ( Il giorno di San Giuseppe si tolgono le calze) oppure: " A san  Giusepp el dì e la nòcc in longh istèss" (A San Giuseppe il giorno e la notte hanno la stessa durata)  dicevano che  eravamo ormai entrati nell'equinozio di primavera;  e, per la nostra gioia di bimbi, anche giornata festiva a tutti gli effetti. Un altro proverbio che alludendo al lavoro  svolto da San Giuseppe, sbeffeggiava le donne che non avevano  il minimo accenno di seno, recitava: "Gh'è passaa sora san Isèpp cont la pialla" (Ci è passato sopra San Giuseppe con la pialla)  ed essere così classificata era una vera umiliazione!

La storia milanese ci conferma la diffusione del soprannome Pepp  nella popolazione; fà testo il "ciao Pepp", come espressione di speranza svanita, riferita alle richieste  deluse che i milanesi fecero all'inflessibile Cecco Beppe, Francesco Giuseppe d'Asburgo, ultimo sovrano della dominazione austriaca nel nostro paese.

La modernità legata al consumismo ha trasformato ( per la gioia dei negozianti ) questo giorno nella "Festa del papà" e nessuno osa dimenticare un piccolo regalino per il genitore. Ma, ... sarebbe così bello riprendere in mano carta e penna e dire: grazie papà, ti voglio tanto bene!  Si sommerebbe risparmio a sentimento!