San March l' è ona bela gesa...
San Marco è una bella chiesa...
Espressione ironica che sta a significare che molte volte dietro il lusso di facciata, si nasconde la miseria più grande. La chiesa di San Marco, fondata nel 1254, (quasi un secolo prima del Duomo!) oltre che una delle più grandi di Milano, era nominata per due particolari caratteristiche.
1°- I milanesi, visitandola e ammirandone la bellezza, si accorgevano che, proprio lì vicino, c'era un ricovero per i più reietti e miserabili, e lo squallore di quell'ambiente strideva enormemente con la magnificenza della chiesa. (per questo i puntini di sospensione, al termine della frase , potrebbero essere sostituiti da "però"...).
2°- Più tardi, con la costruzione del Naviglio della Martesana, furono aperti due grandi archi o viadotti (detti "tombon") nelle mura della città, sotto ai quali far scorrere il canale. Quello situato vicino alla chiesa fu perciò chiamato "tombon de san March". La chiesa con la piazza alberata, rinfrescata dalle acque della Martesana, divenne uno dei luoghi più belli e frequentati di Milano. Tuttavia il Naviglio, che contribuì a migliorare l'ambiente, fu anche il mezzo usato da alcuni disperati per togliersi la vita. Da allora, per i milanesi "tombon de san March" cambiò significato: non più arco o viadotto, ma sinonimo di "grande tomba".
La chiesa conservò la sua importanza anche nei secoli successivi, tanto che Verdi la scelse per il debutto della sua Messa di Requiem, che diresse personalmente il 22 maggio 1874 nel primo anniversario della scomparsa del Manzoni.