Més de Márz

                                                   

                                                   

                                                   

 

A san Costantin (11 marzo), mola el seghezzin: A San Costantino affila la falciola.   Preparati al lavoro nei campi.
   
Al tredesin de márz, la tegnoeura la ven foeura: Il 13 marzo,  il pipistrello esce dal letargo invernale.
   
A san Giusepp, (19) fioriss el pèrseghett: A San Giuseppe fiorisce il pesco.
   
A san Giuseppe, la merenda in del gèrlett: A San Giuseppe la merenda nel cestino. Con la bella stagione si programmano  le scampagnate
   
A san Benedett (21), la rondena l'è sott al tètt: A San Benedetto, la rondine è sotto il tetto. Tornando dai paesi caldi dove ha svernato si appresta a fare il nido.
   
Márz succ e april bagnaa, beato el villan ch'ha somenaa: Marzo asciutto e aprile bagnato, beato il contadino che ha seminato.
   
La név marzolina la dura da la sera a la mattina: La neve di marzo dura dalla sera al mattino.
   
Márz marzòtt, l'è istèss el dì e la nòtt: In marzo il giorno e la notte hanno la stessa durata. Infatti il 21 è l'equinozio di primavera.
   
Márz polverent, per fa segale, scigoll e forment: Marzo polveroso-asciutto, per un raccolto abbondante di segale, cipolle e frumento.
   
Márz fioeu d'ona baltrocca, ora el pioeuv, ora  el fiòcca, ora fa bell temp, ora tira el vént: Marzo figlio di una baldracca, ora piove, ora nevica, ora fa bel tempo, ora tira vento.