La Marianna la va in campagna
O Dio del ciel che fai fiorir le rose
manda un marito a tutte queste tose.
La Marianna la va in campagna
quando il sole tramonterą, tramonterą, tramonterą
chissą quando , chissą quando ritornerą.
Bella č la rosa ma ancor pił la viola
la mia mogliettina sarą una campagnola.
La Marianna la va in campagna etc...etc...
O giovanotto se vuoi fare all'amore
lascia le bionde e piglia quelle more.
La Marianna la va in campagna etc...etc...
Ma brune o bionde facendo all'amore
le ragazzine ti ruberanno il cuore.
La Marianna la va in campagna etc...etc...
L'amor si fa con tutte le ragazze
ma state attenti a quelle che son pazze.
La Marianna la va in campagna etc...etc.
Canzone cantata nel Bresciano e nell'Alto Milanese nel 1848 e dedicata all'imperatrice d'Austria Maria Anna, che aveva seguito il marito nell'abbandono del trono. Nel nome dell'imperatrice veniva adombrato il dominio austriaco e l'esercito di Radetzky, che allo scoppio dei moti rivoluzionari aveva abbandonato la Lombardia e Brescia. Il ritornello ripeteva "La Marianna la va in campagna chissą quando ritornerą" e auspicava che non tornasse pił né l'Imperatrice né il dominio dell'Austria.