La
Bandiera Italiana
La Storia
Il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia il tricolore a bande orizzontali viene acclamato bandiera della Repubblica Cispadana.
Nel 1805 Napoleone accetta di adottarla come bandiera del Regno d'Italia, con in colori a bande verticali.
Il 23 marzo del 1848 diventa bandiera del Regno di Sardegna, con lo scudo sabaudo.
Nel 1861 diventa la bandiera italiana.
Il 2 giugno del 1946 con la nascita della Repubblica, scompare lo scudo sabaudo.
Nel 1948 la Costituzione (Art. 12) dispone che la bandiera nazionale, sia il tricolore italiano verde, bianco e rosso a tre bande verticali uguali.
I colori
Dopo più di duecento anni di storia parte il "ritocco" del Tricolore. Per la prima volta l'Italia codifica esattamente quale rosso, quale bianco e quale verde sono il simbolo della Patria. Il Tricolore doc è soltanto questo: verde prato brillante, bianco latte e rosso pomodoro, e vanno disposti nell'ordine. verde, bianco, rosso, con il verde adiacente all'asta. Se viene esposta verticalmente, il rosso è in basso.
Le 10 regole per l'esposizione
Va esposta accanto a quella europea, alla stessa altezza.
Va alzata per prima e ammainata per ultima.
Nel caso siano esposte più bandiere, quella italiana deve occupare il posto d'onore: se sono in numero dispari va al centro.
In segno di lutto, le bandiere all'esterno sono tenute a mezz'asta.
Negli edifici pubblici, la bandiera va esposta negli orari d'ufficio; nelle scuole, nei giorni di lezione.
Nelle ore notturne, può essere esposta se il luogo è bene illuminato.
Se portata in cerimonie pubbliche , deve stare al primo posto.
Durante i funerali, vengono applicate due strisce di velo nero.
Deve essere esposta in buono stato e dispiegata correttamente.
Sulla bandiera non possono essere applicate né figure, né scritte.