Gh'è chì la primavera
                 C'è qui la primavera

 

 

                                                                                            Testo della poetessa milanese - ADA LAUZI

 

L’hoo vista stamattina sul poggioeu

quand hoo dervii i finester:

cantava el rossignoeu, cippava el passarin,

intant che duu pivion

beccaven di freguj sóra on tombin…

L’è s’cioppada sui ramm e sóra i sces,

sui piant del mè giardin

vestii de sô, de rosa e de biancor,

l’è s’ciopada sui tecc;

on butt, in d’on tollin,l’ha miss dò foeuj,

e germoeuj e germoeuj de vita noeuva…

Per strada, ona tosetta

de man al sò gin-gin,

l’ha faa la prima proeuva d’on basin,

che meraviglia!

Denter ona conchiglia, in "gestazion"

quaicoss che va dree a cress

e appress el nassarà o mas’c o tósa…

magari in piena estaa…

L’è primavera, fiàden i ortesei

tutt verd e pettenaa…

insalatina fresca, ravanei,

content de vess cattaa…

L’e primavera fin dedree di uss:

se netta, se pittura, se guarniuss,

e la resgióra, per no vess de men,

la truscia col guarneri:

scossaritt de slongà,

la muda del resgiô …

e pagn d’inverno, foeura, a ciappà ‘l sô

Te siet la benvegnuda

o benedetta, splendida stagion,

per quei che t’hann spettaa,

per quei che al tò rivà,

in fond al coeur, se senten pussee bon !

L’ho vista stamattina sul balcone

quando ho aperto le finestre:

cantava l’usignolo, cinguettava l’uccellino,

mentre due piccioni

beccavano delle briciole sopra un tombino…

E’ scoppiata sui rami e sopra le siepi,

sugli alberi del mio giardino

vestiti di sole, di rosa e di biancore,

è scoppiata sui tetti;

un germoglio, in una latta, ha messo due foglie,

e germogli e germogli di vita nuova…

Per strada, una ragazzina

per mano al suo innamorato,

ha fatto la prima prova di un bacino,

che meraviglia!

Dentro una conchiglia, in "gestazione"

qualcosa continua a crescere

e presto nascerà o maschio o femmina…

magari in piena estate…

E’ primavera, respirano gli orticelli

tutti verdi e pettinati…

insalatina fresca, rapanelli,

contenti di essere raccolti…

E’ primavera fin dietro gli usci:

si pulisce, si tinteggia, si ripone,

e l’anziana (di casa) per non essere da meno,

si affaccenda con (gli abiti del) l’armadio:

grembiulini da allungare,

cambio d’abiti del capofamiglia…

e i panni invernali, fuori al sole.

Sii la benvenuta

o benedetta, splendida stagione,

per coloro che ti hanno aspettata,

per quelli che al tuo arrivo,

in fondo al cuore, si sentono più buoni!

 

Ada Lauzi poetessa dialettale della Vecchia Milano, oltre ad essere la maggior voce contemporanea nel panorama meneghino è anche una persona che, a mio parere, "intinge la penna nel cuore", infatti nella  maggior parte delle sue liriche si parla d'amore; sofferto, negato, realizzato o deluso. In questa poesia rivela tutta la sua delicata sensibilità, con acute osservazioni che toccano veramente il cuore.- …On butt, in d’on tollin, l’ha miss do foeuj…- Quando i vasi di coccio erano un lusso,  per far da culla  ai nuovi germogli si ricorreva alle vecchie latte della conserva... Per strada ona tosetta…- Ci pare di vedere la ragazzina timida e innamorata che scopre un mondo nuovo dando il primo bacio al suo innamorato! …Denter ona conchiglia… Stupendo il delicato accenno al grembo materno che in estate darà alla luce un bimbo … E la resgiora, per non vess de men…- Mette in luce la figura dell’Anziana di casa ( zia nubile o nonna )  affaccendata con i lavori di cucito per rendere più adatto il vestiario dei bimbi che l'arrivo della primavera ha trovato più alti. Collabora ai lavori di casa arieggiando e mettendo al sole gli abiti invernali del capofamiglia, per riporli in ordine in attesa che vengano indossati di nuovo nella stagione fredda. E, allora, davvero benedetta splendida stagione che, risvegliando la natura, fai nuovi anche i nostri cuori, rendendoli ancora desiderosi di amare !.

Libera traduzione e commento di  Nonna Giuse.