El panetton de san Bias
                                                                      Il panettone di San Biagio

 

 

 

Anche ai nostri giorni, in alcune zone del milanese, resiste la tradizione di iniziare il giorno di San Biagio ( 3 febbraio) mangiando un "boccone" di "panetton del dì de Natal poccià in del latt" per "benedire" la gola. Un vecchio proverbio milanese infatti recita : El dì de san Bias se benediss la gola e el nas.  Questo perché la leggenda dice che San Biagio, Vescovo e Martire del 4° secolo, perseguitato da Licinio per la sua fede, e condannato a morte, mentre veniva condotto al martirio, gli si fece incontro una donna con  in braccio  un bimbo che stava morendo per una spina di pesce che gli si era conficcata in gola, domandandogli la grazia di  guarirlo. San Biagio, mise le mani sopra il bimbo che guarì istantaneamente. Ecco perché la Chiesa ricorda il miracolo con la tradizione delle candele incrociate e benedette, appoggiate sotto la gola dei fedeli, pregando che siano protetti dallo stesso male.

L'unico cambiamento sopravvenuto è che il "nostro" panettone  di San Biagio, non è più il pezzetto che ogni componente della famiglia metteva da parte il giorno di Natale (era una  grande rinuncia! ), dato che,  il consumismo sfrenato, all'avvicinarsi del giorno del Santo ci "offre" due panettoni al prezzo di uno, e così anche se  involontariamente, e senza sacrificio, la tradizione continua.
San Biagio è molto venerato dalla Chiesa milanese tanto che la sua  statua, scolpita nel marmo bianco di Candoglia, alta 2 metri, e del peso di ben 12 quintali, svetta a 62,75 metri di altezza su una delle guglie del nostro Duomo.