Més de Giùgn

San Barnabà ( 11 giùgn), l’è el dì pusse longh  de
l'estaa.  
San Barnaba è il giorno più lungo dell’estate . Perché il solstizio d’estate è vicino.
   
A san Barnabà ségra e mèj in terra va. A San Barnaba segale e miglio vanno in terra.. La segale "va in terra" per il peso delle spighe già mature, quindi va raccolta; contemporaneamente si mette  in terra  (si semina) il miglio.
   
A san Vit e Modest (15 ) l’è pesg l’acqua che i tempest. A San Vito e Modesto la pioggia è peggio della tempesta . Essendo dannosa ai frutti, particolarmente all’uva.
   
Se pioeuv per san Giovann (24 ), el succ el fà pòcch dann. Se piove per San Giovanni, l’asciutto fa poco danno . Poiché la raccolta del grano turco è ormai salva.
   
A san Giovann se regoeuj la camamella per tutt l’ànn. A San Giovanni si raccoglie la camomilla per tutto l’anno ..
   
Giugn, segador. Giugno segatore.( da segà = segare), mietere, il grano ormai maturo.
   
In temp de segarìa nò se dìs né pater, né avemaria.

Nel tempo della mietitura (segarìa) non si dice né Padre Nostro né  Ave Maria. All’epoca di questo proverbio non esistevano la macchine agricole e il grano veniva mietuto a mano con grande fatica; i contadini arrivavano a sera così stanchi che, si addormentavano ancora prima di aver recitato le preghiere della sera.

   
Giugn, el folcin in pugn: Giugno il falcetto in pugno Arnese che serve a  mietere il grano.
   
Cinqu e cinqu des, a san Peder (29) se catta i scires: Cinque e cinque dieci, a San Pietro si colgono le ciliegie.